• PD Radio

  • Salva l’Italia

  • Categorie

  • Pagine

Il futuro di Marina, confronto tra i giovani e i vertici dell’Amministrazione

giovedì 19 marzo 2009

“Spinti dalla volontà di valorizzare e potenziare il fenomeno turistico di Marina di Ravenna, la Federazione Giovanile Repubblicana e i Giovani Democratici cercano il dialogo e promuovono un confronto d’idee con il sindaco e con tutti gli operatori economici. L’obiettivo è quello di costituire una sorta di network tra Amministrazione, esercenti balneari e non, e ragazzi consapevoli del valore di un divertimento sano e responsabile”.
Il primo tavolo di lavoro, prova tecnica per una cabina di regia su Marina di Ravenna, è dunque convocato per domani alle ore 17 nei locali dello street bar Fanti.
Il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e il suo vice Giannantonio Mingozzi hanno già annunciato la loro presenza, insieme agli organizzatori dell’incontro. Sono state inoltre invitate le associazioni di categoria, i rappresentanti degli imprenditori di Marina e i diversi gestori degli stabilimenti sulla spiaggia e degli street bar.
Si tratta di un primo incontro per un gruppo di lavoro politico che dovrà aggiornarsi periodicamente, avvalendosi anche di collaborazioni esterne e con l’obiettivo di aprirsi presto a tutti in un incontro pubblico in cui raccogliere suggerimenti e impressioni dell’intera cittadinanza”.

Federica Degli Esposti nuovo segretario dei Giovani Democratici della Provincia di Ravenna

Discorso della candidata Federica Degli Esposti

Discorso della candidata Federica Degli Esposti

Dopo l’elezione di Riccardo Ricci Petitoni a segretario regionale dei Giovani democratici, la giovanile del Pd provinciale ha ora un nuovo segretario. Si tratta, in verità, di “una segretaria”: Federica Degli Esposti, 21 anni, faentina, studentessa a Forlì di Scienze politiche. Ricci Petitoni, nel suo discorso da segretario uscente, ha però voluto specificare che “non si tratta di un mero passaggio di testimone. Anche qualora io non fossi stato eletto a livello regionale avrei comunque voluto lasciare quell’incarico e sin dal primo momento c’era stata un’unanimità di consensi su Federica. Semplicemente perché è la persona giusta”.

Degli Esposti, come da statuto, è stata votata dai costituenti nazionali e regionali eletti alle primarie del 21 novembre (dove Federica stessa raccolse più preferenze di tutti, fra i candidati regionali), a cui parteciparono oltre 600 ragazzi in provincia. Dei 24 aventi diritto, in 20 si sono presentati all’elezione del segretario provinciale. E in 20 hanno votato per Federica Degli Esposti segretario.

Un passaggio che conclude il percorso formale di fondazione dei Giovani Democratici nella nostra provincia: “Ora – ha specificato il nuovo segretario dei Gd – possiamo cominciare a lavorare senza più doverci preoccupare dei formalismi, perché di lavoro da fare ce n’è davvero tanto per combattere la cultura dominante a cui la destra ci sta costringendo. In un momento in cui la crisi economica mette a repentaglio lo stile di vita a cui tutti ci eravamo abituati, il governo minaccia l’istruzione minando la possibilità dei soggetti in formazione di crearsi una capacità critica, attacca populisiticamente tutto ciò che è considerato ‘diverso’, calpestando la Costituzione, e non sostiene i giovani lavoratori sempre più precari e instabili. In questo momento più che mai i ragazzi e le ragazze di questa provincia, e di tutt’Italia, hanno bisogno di un’organizzazione che li ascolti, discuta con loro, li coinvolga ed elabori insieme a loro soluzioni efficaci ed innovative per problemi vecchi e nuovi: questo dovranno fare i Giovani Democratici”.
Al primo congresso provinciale dei Gd era presente, fra gli altri, anche il segretario provinciale del Pd di Ravenna, Alberto Pagani che ha riconosciuto nella giovanile “uno straordinario mezzo di innovazione del partito, sia nei temi che nel linguaggio”.

Iniziativa sulla Repubblica Romana da parte dei Giovani democratici di Ravenna

Domenica 8 febbraio

Una vigilia del 9 febbraio di mobilitazione per i Giovani democratici di Ravenna, che organizzano per la domenica precedente alla ricorrenza, una conferenza pubblica nella nuova sede Pd di via Matteotti 5. Alle 18:30, in un dibattito moderato da Andrea Tarroni, si confronteranno il direttore del Pensiero Mazziniano Pietro Caruso, il coordinatore di Ravenna Radicale Cesare Sama, il neo-eletto segretario regionale dei Giovani democratici, il ravennate Riccardo Ricci Petitori, sul tema ‘Alle radici del pensiero democratico: la Repubblica Romana del 1849. Da Mazzini a Obama: quando lo Stato sa estendere i diritti ai cittadini’.

Nelle ore precedenti la conferenza, i Gd attrezzeranno un banchetto in piazza XX settembre dove distribuiranno (offerta libera) delle candele con il supporto verde-bianco-rosso. Riprendendo una tradizione diffusa in Romagna fino a un paio di decenni fa, che vedeva le famiglie mazziniane (ma non solo) esporre una candela dall’effigie tricolore sul proprio davanzale nella notte del nove febbraio.

Nel centosessantesimo anniversario dalla nascita della Repubblica Romana, i Gd tornano ad approfondire i valori che ispirarono quei visionari cinque mesi di esperienza democratica: difesa dei principi costituzionali, suffragio universale, libertà di culto, fine delle discriminazioni delle minoranze etniche, rafforzamento dello stato sociale e della pubblica istruzione.

Sulla comunicazione…

Enzo Biagi, un grande esempio di giornalismo

Enzo Biagi, un grande esempio di giornalismo

 

 La futura giovanile non potrà più prescindere dal considerare determinante la questione comunicativa. Il momento è di evidente difficoltà: il PD, come la Sinistra intera, sembra a disagio nel comunicare le proprie idee, il proprio progetto di mondo e le buone cose che propugna. È una carenza che rischia di affliggere la Giovanile, e con questa la sua presa ed il suo messaggio fra i giovani.
In una deriva populista, l’informazione non è più una disciplina deontologica ma una mera interpretazione della realtà, un prodotto prêt-à-porter che è sempre più spesso giustificato non da una funzione collettiva ma da un interesse privato.
L’influenza che hanno i media, in particolare la TV, sulla vita delle persone è ormai enorme. La frenesia dei ritmi di vita rende la televisione spesso l’unico mezzo, mai confrontato né confutato,  da cui attingere notizie.
Serve un linguaggio nuovo, che parta dall’interesse verso i mezzi comunicativi virtuali e passi dalla ricerca, dall’esperimento di nuove forme di comunicazione e di condivisione.
All’interno della TV, per i format perversi che s’impongono sui teleschermi nazionali, per ora non possiamo vincere. Internet invece è ancora un territorio potenzialmente vastissimo per la sperimentazione, e non ancora uniformato. Su questo e sulla sua comprensione dobbiamo puntare: blog, social networks, web radio e web tv.  Ma esistono tante altre forme nuove nella vita reale, figlie dell’evolversi della società, che vanno ricercate e su cui dobbiamo esser avanguardia. 
È necessario inoltre un nuovo patto comunicativo fra gli organismi nazionali, regionali e territoriali. Fra i tre il livello nazionale non deve rimanere estraneo alla percezione degli attivisti, della base e delle forme di aggregazione primarie.  Ciò significa una struttura esecutiva che comprenda anche più figure deputate al coordinamento con le regioni e con la base, e che questa sia una funzione primaria e fondante dell’organizzazione nazionale. A poco servono responsabili tematici nazionali se non c’è una condivisione ed una fusione reale col lavoro dei territori, se cioè la politica e l’azione nazionale non rispecchia quella territoriale. Da qui la possibilità per le organizzazioni ed i coordinamenti regionali di proporsi e candidarsi, attraverso dispositivi appositi, come “responsabili tematici” collettivi, dove trattare e declinare in maniera approfondita e condivisa la delega nazionale. Un’opportunità che valorizza la territorialità e la specializza, permettendo di scendere nello specifico delle tematiche attraverso un lavoro di squadra compiuto a livello regionale.
Compito della nuova Giovanile sarà permettere l’accesso al futuro delle nuove generazioni, anche ponendosi come veicolo autorevole di informazioni e di opinioni. La comunicazione virtuale porta ad un approccio sempre più individuale all’informazione: dal pc si ha in pochi istanti l’accesso ad un numero praticamente illimitato d’informazioni. Una mole di dati che soverchia ogni altro mezzo, ma che risulta molte volte grezza, caotica, non filtrata. Nel Web i Giovani Democratici devono porsi come un faro chiaro e limpido, netto e completo.  A questo proposito è bene lavorare alla creazione di un portale che sia all’altezza della missione, e non sia solo uno strumento di servizio o di sola discussione, ma che sappia esser avanguardia, riunendo il confronto alla politica ed all’informazione. Una redazione virtuale che produca politica e non solo la interpreti; un progetto che possa avere una natura diffusa, formando una redazione decentrata, possibile perché online, che possa coinvolgere l’intera realtà italiana.
È dall’entusiasmo comunicativo che dobbiamo ripartire.